giovedì 2 giugno 2016

A vent'anni dall'impresa del '96. La promozione, il fallimento e per la Reyer nulla sarà più come prima.

Giugno 1996: Frank Vitucci festeggiato dai tifosi
del Reyer Club San Bortolomio

Il casello di Padova est. I tubi innocenti del San Lazzaro. Il primo successo contro Reggio Emilia. Il sacco di Fabriano. Le otto vittorie di fila. La sorpresa e lo stupore. L'asse Mastroianni-Silvestrin. L'imprendibile Steve Burtt. Il derby con il Petrarca. La prima sconfitta. Tonzig, Bonetto e Cambridge (e Marconato). Il ritorno al Taliercio. La Reyer che non molla. Le mattane di Cattabiani. Il self-control di Vitucci. Ancora vittorie. Campioni d'inverno dell'A2. Lo spettro dei debiti. Gli stipendi che non arrivano. Il gelo di gennaio. Le sconfitte. La fuga di Burtt. Il patto dello spogliatoio. Le tre vittorie di fila. Il ritorno di Burtt. Si riprende a volare. Senza soldi, senza pensieri. I rimbalzi di Pietrini. L'umiltà di Chiarello. La puntualità di Barbiero (junior). Le soddisfazioni Meneghin (Andrea). Gli sprazzi di Sciarabba. La fase ad orologio. L'impresa di Caserta. Il secondo posto finale. I playoff. Montecatini. Il fattore campo. Gara cinque. Mario Boni. Steve Burtt. Il duello. La parità. I pochi secondi. La tripla di Burtt. La sirena. La faccia di Andrea Forti. Il tripudio del Taliercio. Il sogno che si avvera. La finale. L'estate più calda di sempre. La serie con Rimini. La febbre da promozione. La voglia di illudersi. Gara 5. Il Taliercio stracolmo. La coreografia. Quattromila volte “Grazie Reyer”. I siluri di Angeli. La classe di Fox. Le zingarate di Scarone. Meno diciotto. Lo stordimento. L'incredulità. La voglia di lasciarsi andare. L'intervallo. Lo spogliatoio e l'orgoglio. La reazione. La rimonta. La marea. Oro e granata. Le sfuriate di Burtt. Il ritmo di Mastroianni. Gli assist di Silvestrin. Il contropiede di Cattabiani. Le lacrime di tensione. Il sorpasso. La forza del destino. La vittoria. Il delirio. L'invasione. Il pianto solitario di Silvestrin. L'abbraccio collettivo. La gioia senza freni di Cattabiani. La compostezza di Mastroianni. La doccia di Vitucci. La festa al Frigorifero. Il cappello da cow-boy di Burtt. La cena col Reyer Club San Bortolomio e Basket 2000. 


Pochi giorni dopo, il fallimento. 

E niente sarà più come prima.  

mercoledì 25 maggio 2016

La Reyer campione d'Italia: l'Associazione pubblica un documento storico arrivato da Renzo Frezza


L'Associazione Culturale Costantino Reyer è lieta di pubblicare un documento storico d'eccezione inviatoci dall'amico ed ex reyerino Renzo Frezza.

Si tratta della lettera ricevuta da Luigi Frezza, padre di Renzo, poche settimane dopo la vittoria del secondo scudetto della Reyer nel 1943. Il mittente della lettera è la stessa società granata.

Luigi Frezza fu uno dei protagonisti del secondo tricolore, nella squadra guidata in panchina da Carmelo Vidal.

Ringraziamo Renzo Frezza per aver riportato alla luce questo  importante frammento di storia e averlo voluto condividere con l'Associazione e tutti gli appassionati granata.

Il documento è consultabile nell'apposita area "Anni '40" del sito web dell'Associazione.


giovedì 19 maggio 2016

Le immagini più belle della serata con Armin Zoeggeler all'Osteria Plip

Armin Zoeggeler


Ecco alcune delle immagini più belle della serata di ieri organizzata dall'Associazione Costantino Reyer, ospite d'eccezione Armin Zoeggeler. Grazie a tutti gli intervenuti! 

Un momento della presentazione

Armin Zoeggeler si racconta
                                         


Simone Battaggia, giornalista della Gazzetta dello Sport 
e autore della biografia di Zoeggeler 



Un'immagine dei partecipanti 



In coda per la dedica di rito



Armin Zoeggeler e Federica Lodi, giornalista di Sky 
Sport, che ha condotto la serata




Il vicepresidente dell'Associazione Costantino Reyer
tra Armin Zoeggeler e Federica Lodi




sabato 14 maggio 2016

L'Associazione Costantino Reyer alla Misericordia con i Maturi Baskettari (prima parte)


Abbiamo con piacere supportato l'organizzazione dell'ottavo raduno dei Maturi Baskettari su invito dell'amico e bandiera granata Stefano Gorghetto. Non potevamo mancare nella "nuova" Misericordia. Ecco alcune delle immagini di un evento da ricordare.


 
Il mitico Steve Hawes insieme all'Associazione Costantino Reyer e i suoi amici



Tutti pronti per la proiezione del documentario "La palestra più bella del mondo"


                               
Tre reyerini doc: Spillare, Pierich e Silvestrin





La meravigliosa sala del primo piano gremita



Carlo D'Alpaos, attore e autore del documentario "La palestra più bella del
mondo", nonché amico dell'Associazione Costantino Reyer



Glorie granata in posa sotto l'affreschi della Misericordia


(1 - continua)






                                 





mercoledì 11 maggio 2016

«Vi aspetto per raccontarvi la mia storia» Zöggeler dà appuntamento all'Osteria Plip


Meno di una settimana all'evento organizzato dall'Associazione Culturale Costantino Reyer: mercoledì 18 maggio (18.30) la nuova terrazza dell'Osteria Plip di Mestre ospiterà il campione olimpico Armin Zöggeler per la presentazione della sua biografia “Ghiaccio, acciaio, anima” (edizioni Mondadori).Sarà presente Simone Battaggia, autore del libro e giornalista della Gazzetta dello Sport. Condurrà la serata Federica Lodi, giornalista di Sky sport.


«Vi aspetto a Mestre per raccontarvi la mia storia» è il saluto e l'invito di Zöggeler agli sportivi mestrini e veneziani, che avranno la possibilità di conoscere da vicino uno dei più grandi campioni dello sport italiano di tutti i tempi, capace di vincere sei titoli mondali, tre europei, dieci Coppe del Mondo nello slittino individuale. Ma soprattutto, lo sportivo altoatesino è stato l'unico atleta nella storia dello sport ad aver vinto sei medaglie consecutive in sei diverse edizioni dei Giochi olimpici in discipline individuali.


Sarà possibile acquistare il libro nell'apposito spazio gestito dalle edizioni Mondadori in occasione dell'evento.


L'ingresso è libero.

mercoledì 27 aprile 2016

Il pluricampione olimpico Armin Zöggeler si racconta all'Osteria Plip


L'Associazione Culturale Costantino Reyer, in collaborazione con l'Osteria Plip, presenta il primo appuntamento di un ciclo di incontri in cui si spazierà tra diverse discipline e differenti epoche. L'esordio sarà di altissimo profilo. Mercoledì 18 maggio alle 18.30, il campione altoatesino di slittino Armin Zöggeler racconterà la sua carriera e la sua vita, a pochi mesi dall'uscita della sua biografia per Mondadori “Ghiaccio, acciaio, anima”, scritta insieme al giornalista mestrino della Gazzetta dello Sport, Simone Battaggia.

Più che di campione, bisogna parlare di leggenda degli sport invernali: sei titoli mondali, tre europei, dieci Coppe del Mondo (con 57 vittorie e 102 podi), Ma soprattutto, sei medaglie consecutive in sei diverse edizioni dei Giochi olimpici. Un risultato mai raggiunto in discipline individuali da nessun atleta nella storia mondiale dello sport.
Presentatrice d'eccezione sarà la giornalista della redazione sportiva di Sky, Federica Lodi, che condurrà la serata alla scoperta dei segreti e dei pensieri di un campione dal profilo assolutamente originale.

Con questa iniziativa l'Associazione Culturale Costantino Reyer vuole ripercorrere il solco dell'antica tradizione reyerina che per decenni ha spaziato tra diverse discipline e allo stesso tempo richiamarsi all'ecletticità della figura mitteleuropea di Costantino Reyer, insegnante, allenatore e uomo di studi, che nella seconda metà dell'Ottocento contribuì a porre le basi dello sport moderno in Italia.

Gli incontri con il pubblico si svolgeranno nella nuova terrazza dell'Osteria Plip (via San Donà 195 - Mestre), che si candida a diventare un punto di riferimento delle serate estive in città.


Sarà presente anche uno spazio gestito dalle edizioni Mondadori, presso il quale sarà possibile acquistare il libro per poi, ovviamente, chiedere l'imperdibile dedica da parte del pluricampione olimpico. L'ingresso è libero.

venerdì 15 aprile 2016

Stefano Gorghetto, nella Unofficial Reyer Hall of Fame



Eleganza, talento, identità. In tre parole, Stefano Gorghetto. Simbolo della Reyer che onora gli ultimi anni della Misericordia sfidando le grandi della pallacanestro italiana e sfornando talenti di primissimo livello.

Le movenze inimitabili, il talento naturale, ma soprattutto l'identificazione con la maglia, con il simbolo sportivo della città, quando la Reyer e Venezia erano un tutt'uno inscindibile. Un attaccamento che ha attraversato lo scorrere degli anni, tra allontanamenti e riavvicinamenti, ma che non si è mai spento. Per tutto questo e non solo, a Stefano Gorghetto spetta di diritto un posto nella Unofficial Reyer Hall of Fame.