martedì 28 febbraio 2012

Prajaneide - La classe non è acqua



Con questo post inauguriamo una rubrica dedicata al più grande di tutti: Drazen Praja Dalipagic. Cercheremo di raccogliere e proporre quanti più materiali possibili sul beniamino senza tempo di tutti i reyerini.

In questo video segnalatoci dal nostro amico Simone da Milano, ritroviamo un Praja dei nostri giorni in forma smagliante al fianco di uno stralunato Vlade Divac. La morale è sempre quella: la classe non è acqua.

mercoledì 22 febbraio 2012

Reyer Venezia-Vuelle Pesaro: storia di una rivincita


A distanza di soli 9 giorni dall’ultimo incontro con la Scavolini Siviglia Pesaro alle Final Eight di Coppa Italia l’Umana Reyer Venezia si confronterà ancora la squadra marchigiana. Quella pesarese è una delle squadre con più solida tradizione  nel panorama cestistico nazionale. Fondata nel lontano 1946 con il nome di Victoria Pesaro si affaccia per la prima volta nella massima serie nel 1950 e nel 1965 acquisisce il nome Victoria Libertas Pesaro a seguito della fusione con un’altra società sportiva cittadina. Ma nel 1974 a seguito della retrocessione in A2 avviene la svolta: entra in campo la famiglia Scavolini che diventa proprietaria e sponsor della squadra fino ad oggi, nel 1978 ritorna in serie A rimanendoci fino al 1998. 

I primi anni non sono facili e infatti sia nel campionato 1978/79 che in quello del 1979/80 arriva allo spareggio per non retrocedere battendo il primo anno la Canon Venezia e l’anno successivo la Superga Mestre. Ma negli anni ’80 per Pesaro arrivano grandi giocatori come Domenico Zampolini, Walter Magnifico, Mike Silvester, Ario Costa e stranieri come Roosevelt Bouie, il “Cobra” Dragan Kicanovic e Zeliko Jercov e più avanti negli anni Zam Frederik, Darwin Cook e Darren Daye fino a che arrivano gli scudetti nei campionati 1987/88 e 1989/90. Poi negli anni ’90 con il ricambio generazionale arrivano giocatori come Carlton Myers, Antonello Riva e Enzino Esposito senza però arrivare alle eccellenze degli anni precedenti fino alla retrocessione in A2 alla fine del campionato 1997/98. Ritorna però in A1 già nel 1999 acquistando i diritti da Gorizia rimanendoci fino al fallimento societario del 2005. Riparte quindi subito dalla Serie B appoggiandosi alla Falco Pesaro conquistando la Legadue a fine campionato e poi nell’anno successivo la Serie A riprendendo anche la storica denominazione societaria di Victoria Libertas Pesaro.

Moltissimi sono i giocatori reyerini che nella loro carriera hanno giocato anche a Pesaro: Alessandro Boni , Massimo Bini, Andrea Gracis, Luca Silvestrin, Giovanni Grattoni, Fernando Labella, Giuseppe Natali poi Sandro Dell’Agnello (nella Reyer come allenatore) e coach Pero Skansi.

Sono ben 65 i precedenti tra le due squadre, 60 in Campionato e 5 di Coppa Italia ed il bilancio è di 29 vittorie per la Reyer e di 36 per Pesaro ma il bilancio in casa Reyer è di 23 vinte su 31.

A cura dell’Associazione Culturale Costantino REYER

lunedì 13 febbraio 2012

Il cuore e il prestigio: Reyer-Pesaro vista da Nane Grattoni


Un tuffo al cuore. Sarà così per Giovanni “Nane” Grattoni (nella foto sopra, all'età di vent'anni, in maglia Canon '78-'79) al momento della palla a due tra Umana Reyer Venezia e Scavolini Siviglia Pesaro, che avverrà venerdì prossimo a Torino in occasione dei quarti delle Final Eight di Coppa Italia. Nessuno meglio di lui può descrivere le emozioni e svelare i ricordi di una sfida storica della pallacanestro italiana, avendo indossato entrambe le divise (nove in prima squadra con la Reyer, due con la Vuelle). Pesaro fu per lui la consacrazione da giocatore, ma a Venezia “Nane” lasciò il cuore e una stagione delle sua vita.

Cosa significano per te queste due squadre?
«Hanno in comune il fatto di essere due grandi club. Sono state due esperienze diverse per me. Quella veneziana è stata quella affettiva. Con la Reyer sono cresciuto, a Venezia ho passato la mia giovinezza e lì mi sono affacciato al basket che conta».

A Pesaro lottasti per grandi traguardi.
«È stata l’esperienza più prestigiosa, in una squadra che all’epoca ambiva ai massimi trofei. Nel 1992 siamo andati davvero vicini al grande slam. Vincemmo la Coppa Italia e andammo in finale per la Korac contro Roma e per lo scudetto contro la Benetton. Avevamo in mano la finale tricolore, ma in gara-tre un errore di Darren Daye rimise in partita Treviso, che poi vinse la serie».

Ironia della sorte: in biancorosso alzasti al cielo proprio la Coppa Italia…
«Quell’anno avrei potuto davvero vincere tutto. Invece, mi rimase solo la Coppa Italia, che comunque per il basket è un trofeo importante».

Qualche rimpianto per le tante battaglie e alcuni successi sfumati all’ultimo istante?
«Forse è il mio destino, essere arrivato fino alla fine e poi rimanere beffato e farsi sfuggire l’obbiettivo per un’ingenuità. Era già successo a Barcellona nella finale di Korac, accadde di nuovo nella finale con la Benetton. Forse qualche rimpianto rimane, ma ho tanti bellissimi ricordi e ho raccolto tante soddisfazioni. Ovunque sono andato sono stato sempre bene e ho vissuto bellissime esperienze».

Che soddisfazione però giocare per una delle migliori squadre di sempre..
«Quell’anno la Scavolini era davvero una grande squadra. C’erano Magnifico, Costa, Daye, Workman, Gracis, Sandro Boni, Zampolini e Alberto Bucci come allenatore».

Cosa provi nel ritrovare la Reyer nel basket che conta?
«Il fatto che sia tornata tornata in A è una sensazione incredibile. Secondo me la Reyer in serie A deve rimanerci per sempre. È bello poi rivedere le vecchie sfide di un tempo, come lo è questa tra Reyer e Pesaro».

Una curiosità per finire: Grattoni fu bandiera e capitano della Reyer, ma anche della Pallacanestro Reggiana. Proprio come Alvin Young, il capitano che sta conducendo Venezia verso un sogno chiamato Coppa Italia.

venerdì 10 febbraio 2012

La Nuova Venezia rilancia la proposta di intitolazione a Geroli e Stefanini


Ampio risalto è stato dato questa mattina dal quotidiano "La Nuova Venezia" alla proposta dell'Associazione di intitolare due tribune del palasport Taliercio alla memoria di Giulio Geroli e Sergio Stefanini. Questi alcuni dei passaggi dell'articolo, uscito oggi nella pagina di apertura del quotidiano veneziano a firma del giornalista Michele Contessa.

"La Reyer è già proiettata al match di Ancona dove troverà una Fabi Montegranaro vogliosa di riscatto (...). Anche i tifosi in questo momento sono protagonisti e in questi giorni hanno chiesto di poter ricordare i "grandi" che hanno indossato la maglia granata. L'Associazione Culturale Costantino Reyer, presieduta da David Marchiori, ha inviato una lettera aperta al presidente Luigi Brugnaro, al sindaco Giorgio Orsoni e all'Assessore allo Sport Andrea Ferrazzi, quindi a società e comune, chiedendo di intitolare due zone del Taliercio a Mario "Giulio Geroli" e a Sergio Stefanini."

L'articolo si conclude con il suggerimento di estendere l'iniziativa anche alla memoria di altre due leggende granata come Amerigo Penzo e Gigi Marsico.

mercoledì 8 febbraio 2012

Nuovo Taliercio: due tribune per ricordare Geroli e Stefanini



Di seguito riportiamo il testo della "lettera aperta" indirizzata alla Società Reyer e al Comune di Venezia, per l'intitolazione del parterre del palasport Taliercio a Giulio Geroli e della tribuna "est" a Sergio Stefanini. Chi volesse aderire all'iniziativa, può lasciare il suo messaggio in coda al post.

     Con la presente l’Associazione Culturale Costantino Reyer vuole portare all’attenzione della Società sportiva Reyer Venezia Mestre nella persona del Presidente Luigi Brugnaro, e del Comune di Venezia, nelle persone del Sindaco Giorgio Orsoni e dell’Assessore allo Sport Andrea Ferrazzi, le proposte di intitolazione delle tribune del Palasport Giuseppe Taliercio di Mestre.

    La prima consisterebbe nel dedicare alla memoria del recentemente scomparso ex allenatore della Reyer Mario “Giulio” Geroli, la nuova zona parterre dell’impianto, dove nei suoi ultimi anni di vita era solito seguire le partite della squadra orogranata con la stessa passione con cui aveva condotto la Reyer ai vertici della pallacanestro italiana negli anni Sessanta, rendendola una delle eccellenze della città. I meriti di Geroli non sono solo sportivi, ma soprattutto umani. Lo ha testimoniato l’affetto dei suoi ex giocatori, con i quali condivideva il sostegno alla squadra anche in anni recenti, e che lo ha accompagnato fino ai suoi ultimi giorni, segno di un legame imperituro nato sotto il nome Reyer. Geroli è stato inoltre un maestro e un esempio per molti giovani veneziani, che si sono formati non solo dal punto di vista sportivo, ma anche nel carattere, facendo propria la passione e la determinazione del loro allenatore.

     La seconda proposta invece riguarda l’intitolazione della tribuna “centrale est” alla memoria di un altro personaggio di grandissima levatura per la storia reyerina e veneziana: Sergio Stefanini. La sua presenza nella Hall of Fame del basket italiano voluta dalla Federazione Italiana Pallacanestro nel 2010, la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra del 1948 e di Helsinki nel 1952, i due scudetti con la Reyer, i tanti trofei e riconoscimenti nazionali e internazionali, i successi imprenditoriali e professionali, ne fanno una figura di spicco della storia dello sport e della città del Novecento. Nell’agosto 2012, saranno passati tre anni dalla sua scomparsa. Sempre in quel periodo potrebbero essere terminati i lavori di ristrutturazione del Palasport Taliercio. Riteniamo che migliore occasione per aderire a questa proposta e ufficializzarla non potrebbe esserci.

     La prima ragione dell’iniziativa è innanzitutto quella di perpetuare la memoria di questi due grandi veneziani - soprattutto nei confronti delle giovani generazioni - che hanno associato a livelli di eccellenza i nomi della Reyer e della Città di Venezia. In secondo luogo, l’intitolazione di parte di questa struttura sportiva pubblica, non potrebbe che rinsaldare una volta di più il legame inscindibile tra la Reyer e la Città di Venezia. Per questi motivi, l’Associazione Culturale Costantino Reyer invita Società e Comune a prendere in considerazione le due intitolazioni in occasione dell’inaugurazione dell’impianto dopo i lavori di ristrutturazione.

       Nella speranza che la nostra proposta possa trovare il Vostro accoglimento, si ringrazia per la disponibilità e si coglie l’occasione per porgere i più distinti saluti.


Il Direttivo
Associazione Culturale Costantino Reyer