Giancarlo Ligabue al centro della foto,
abbracciato a Djuric e Geroli (archivio Geroli)
Studioso, ricercatore, imprenditore, divulgatore. E grande appassionato di pallacanestro. Giancarlo Ligabue è stato questo e molto altro. Un veneziano di enorme levatura, dotato di un'ecletticità rinascimentale.
E un autentico "Rinascimento" fu quello che visse la Reyer sotto la sua guida, dai primi anni Sessanta, fino alla fine dei Settanta.
Insieme a lui, la Reyer risale ai massimi livelli, la Misericordia torna a perpetuare il proprio mito. Insieme a lui, Geroli e i suoi ragazzi ridanno lustro ad un blasone senza tempo. Con lui arrivano Tonino Zorzi, stranieri straordinari, da Djuric a Sanford, da Ubiratan, a Hawes. Con lui esplode il vivaio granata che produce talenti del livello di Carraro e Gorghetto.
Ma soprattutto sotto la sua presidenza la Reyer salta sul treno della pallacanestro moderna, diventando una delle massime protagoniste degli anni Settanta, gli anni che cambiarono questa disciplina.
E tutto questo, solo restando in campo sportivo.
L'Associazione Culturale Costantino Reyer si unisce al cordoglio della città di Venezia per la scomparsa di uno veneziano straordinario, di un reyerino straordinario.